- Ridurre grassi animali e proteine animali, ricchi di purine (che provocano aumento di azotemia e uricemia).
- Evitare la carne di suino, possibile veicolo di virus e ricca di grassi saturi
- Utilizzare preferibilmente a crudo olio extravergine di oliva spremuto a freddo e conservato in bottiglie scure (evitando quindi di assumerlo ossidato all’aria e alla luce).
- Utilizzare il più possibile cibi crudi e cereali integrali biologici, alimenti completi e ricchi di sostanze vitali, possibilmente privi di pesticidi (altamente inquinanti il tessuto connettivo).
- Evitare al massimo i cibi con additivi, coloranti, conservanti (per evitare il sovraccarico degli organi emuntori e del connettivo).
- Usare poco sale marino integrale iodato ( il sale bianco è costituito prevalentemente da cloruro di sodio , che provoca una forte ritenzione idrica ed aumento della pressione arteriosa; assumere quotidianamente piccolissime quantità di iodio è un ottimo sistema per prevenire le malattie della tiroide.
- Utilizzare tanta verdura cruda ( contiene fibre in grado di regolarizzare l’intestino e diminuire l’assorbimento di zuccheri e colesterolo) e poca frutta (troppo ricca di zuccheri semplici in grado di aumentare velocemente la produzione di insulina), di stagione, al fine di mantenere il più possibile il contenuto di vitamine e sali minerali.
- Evitare la frutta secca, ipercalorica, spesso trattata con paraffina o solforata (sono sostanze che portano, comunque, ad inquinamento del mesenchima).
- Utilizzare poco miele e zucchero di canna, evitando lo zucchero raffinato ( il processo di raffinazione dello zucchero richiede una serie di sostanze che lasciano residui in grado vdi provocare inquinamento del connettivo).
- bere ogni giorno molta acqua oligominerale (l’acqua ideale, ha il residuo fisso inferiore a 50 mg/l e PH inferiore a 6.8.
- Utilizzare the verde in abbondanza, per le sue azioni antiossidanti, ipocolesterolizzante e di protezione nei confronti delle neoplasie.
- Abbinare gli alimenti secondo la dieta di Hay.
La Dieta di Hay
- Gli amidi e gli zuccheri semplici non devono essere assunti nello stesso pastovinsieme alle proteine ed i frutti acidi.
- Le verdure fresche devono costituire la parte quantitativamente più importante della dieta, poca frutta fresca deve essere assunta preferibilmente nella prima parte della giornata.
- Proteine, amidi e grassi devono essere assunti in modica quantità.
- E’ bene usare preferibilmente i cereali integrali ed i cibi amidacei raffinati e lavorati ed i grassi che hanno subito lavorazioni industriali come le margarine.
- Tra pasti di tipo diverso, per ottimizzare i processi digestivii deve passare un intervallo di almeno 4 ore.
- Il concetto fondamentale alla base della dieta di Hay è che alimenti costituiti da proteine o la frutta acida vengono digeriti meglio in ambiente acido, mentre alimenti costituiti prevalentemente da carboidrati e gli zuccheri vengono digeriti in ambiente alcalino.
Un esempio di come organizzare l’alimentazione di una giornata utilizzando la Dieta Hay potrebbe essere il seguente:
- colazione: frutta fresca, yogurt, thè verde
- Metà mattina: un frutto
- Pranzo: 20% cereali, +80% verdure crude e cotte
- Metà pomeriggio: thè verde
- Cena: 20% proteine,+ 80% crude e cotte
Obiettivi della dieta di Day:
- favorire i processi digestivi
- mantenere l’alcalinità dell’ambiente
- normalizzare il peso corporeo, per salvaguardare e migliorare l’efficienza psicofisica e prevenire, cosi le malattie endocrine e cardio-circolatorie.
Un esempio di dieta di Hay per dimagrire può essere la dieta solitamente prescritta ai miei pazienti nel corso della prima visita.
Nel prescrivere una dieta è necessario, non solo cercare di personalizzare al massimo in relazione ai gusti e alle abitudini alimentari del paziente, ma fornire al paziente stesso tutte le indicazioni necessarie per aiutarlo a risolvere i suoi problemi specifici.
Ad esempio, poichè uno dei problemi più importanti riscontrati soprattutto nelle donne è il meteorismo, sarà necessario informare il paziente sugli alimenti in grado di provocare meteorismo, da evitare in tutti gli stati di irritazione del tratto gastrointestinale:
- broccoli, broccoletti, cavolo, verza, cavolfiori, cetrioli, crauti
- rapa, rapa svedese, ravanello, rafano
- legumi, soia
- aglio, cipolla, porri, scalogno, carciofi, radici amare
- catalogna, pepe verde, peperoncino
- Avocado, mele crude, prugne, melone, anguria
- Frutta secca
- cibi ad alto contenuto di lattosio
- dolcificanti artificiali (sorbitolo)
Nel valutare la situazione dell’apparato gastrointestinale, non possiamo non dare la giusta importanza alla flora batterica intestinale, di cui ricordiamo le funzioni principali:
- Barriera mocrobiologica
- Stimolazione globale delle difese immunitarie dell’organismo
- Produzione di vitamine e di altre sostanze nutritive per la mucosa dell’intestino crasso.
Le cause più frequenti di alterazione patologica della flora batterica intestinale sono da ricondurre fondamentalmente a:
- Alimentazione scorretta (disordini alimentari, alterazioni funzionali GI, diete disequilibrate, ecc)
- Cause iatrogene (cortisonici, antibiotici)
- Cause endogene (pat. pancreatiche, epatiche, ormonali, ecc)
- Infezioni intestinali (batteriche, virali, micotiche)
- Enteropatie
- Intolleranze e allergie alimentari
- inquinamento ambientale
- Stress fisici (traumi, ecc) e psichici (conflitti, ecc) di vario tipo.
- Queste alterazioni possono portare a alterazioni della regolazione del sistema immunitario, già sottoposto agli effetti di variabili come la costituzione, il temperamento individuale ed il sesso; si possono cosi’ determinare una serie di intolleranze alimentari che, se non opportunamente curate, possono, a loro volta, determinare patologie con sintomi specifici.