L’equilibrio è salute. Senza di esso nessun sistema è armonico. La disarmonia – a qualsiasi livello – crea ripercussioni nell’organismo. Un disturbo in qualsiasi zona del corpo, così come un cedimento strutturale o una crepa sul muro di un palazzo, trova spesso origine in un disequilibro che può aver sede anche in un luogo diverso rispetto a quello dove di fatto si manifesta il sintomo. Tenere a mente questo assunto è fondamentale per qualsiasi approccio terapeutico, occidentale o orientale che sia. Il corpo umano è ununicum; nessuna problematica, di salute o strutturale, rimane isolata. Il disequilibrio, a qualsiasi livello, comporta l’innesco di un meccanismo di risposta da parte dell’organismo che si traduce nella ricerca di un nuovo equilibrio mediante compensazione. Se ad esempio un soggetto prova dolore in un determinato punto del piede destro, il corpo e la risposta dell’organismo al dolore, porteranno la persona a bilanciare diversamente il peso sottoponendo il piede sinistro alla sopportazione di un carico maggiore. Identico è il discorso per la bocca e l’articolazione temporo-mandibolare.
Un disequilibrio strutturale comporta una variazione dell’equilibrio energetico del corpo con tutte le conseguenze del caso. Ecco perché l’agopuntura trova applicazione nella cura dei disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare con ottimi risultati.
L’articolazione temporo-mandibolare (ATM)
Le articolazioni temporo-mandibolari sono uniche nel corpo. Esse si trovano in coppia sull’osso mandibolare che funge da bilanciere. Mentre le articolazioni del nostro corpo sono di norma slegate tra di loro e indipendenti nei movimenti, le due ATM sono legate l’una all’altra. Visualizzando la postura come una serie di piani paralleli tra di loro, l’ultimo di questi piani è rappresentato proprio dall’ATM. È chiaro quindi che questa risentirà di qualsiasi squilibrio dei “ripiani” sottostanti.
La maggior parte delle articolazioni (ginocchia, caviglie, ecc.) sono definite articolazioni da carico e hanno una caratteristica anatomica che le rende adatte a sopportare una tensione costante. Le ATM sono articolazioni da movimento: esse galleggiano all’interno della loro cavità. I disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare sono spesso originati da una tensione muscolare anomala che sovraccarica questa zona e sottopone ad un continuo sforzo l’articolazione che si trova a svolgere il lavoro di un’articolazione da carico. In presenza di disturbi sul piano occlusale come deviazioni, arretramenti, avanzamenti mandibolari le ATM si trovano ad essere letteralmente schiacciate contro la fossa all’interno della quale l’articolazione si muove. Ecco che il paziente affetto da questo genere di disturbi avvertirà fastidi nella masticazione (e non solo) come click, apertura ad “esse” o scroscio.
Quando si parla di occlusione il riferimento è, appunto, al modo in cui i denti si chiudono tra di loro, ma non solo. Essa è responsabile dell’equilibrio tra mascella e mandibola e conseguentemente anche del nostro equilibrio corporeo. È chiaro che l’occlusione condiziona fortemente le articolazioni temporo-mandibolari: una problematica muscolare e strutturale in tale senso determina ovviamente una malocclusione.
L’occlusione insomma è il punto di partenza di tutto quello che ruota intorno alla bocca. Il modo in cui si chiudono i denti influenza tutta una serie di azioni come il modo in cui parliamo e deglutiamo. Si stima che una persona arrivi a compiere circa 2000 atti deglutitori al giorno; ogni volta che una persona inghiotte varia la sua postura mandibolare secondo l’occlusione di quello specifico soggetto. È molto raro che essa sia fisiologica, è più frequente, infatti, che l’occlusione sia patologica, ovvero presenti problematiche e disequilibrio. La riabilitazione neuro-occlusale, secondo i preziosi insegnamenti del Prof. Pedro Planas, si basa sull’uso di apparecchi o tecniche riabilitative protesiche che permettono di bilanciare l’occlusione.
Quando si parla di disturbi delle articolazioni temporo-mandibolari e delle loro ripercussioni sul corpo, si deve considerare la postura mandibolo-cranio-cervico-sacrale nel complesso dove le articolazioni temporo-mandibolari, le ultime articolazioni mobili del corpo a partire dall’appoggio plantare, rivestono il ruolo dello snodo fondamentale per determinare il bilanciamento dell’intera postura del corpo. È vero però anche il discorso inverso: una problematica che risiede alla base del corpo potrà ripercuotersi in un disordine temporo-mandibolare per lo stesso principio.
Il concetto di asimmetria. Come compensa il corpo? L’origine del bruxismo
Qualsiasi asimmetria, ad esempio quella delle anche, produce una perdita di energia, una dispersione di forze che l’organismo impiega per compensare la mancanza di equilibrio. Per cercare di raggiungere nuovamente quest’ultimo il corpo mette in atto una dismetria. In generale questo meccanismo di compensazione avviene mediante l’assunzione di posizioni viziate e posture scorrette.
Differente è il discorso per la bocca: al suo interno vi sono i denti, una barriera inestensibile che non si può abbattere. Il complesso sistema di compensazione di cui si parla sopra dipende in maniera diretta dal sistema nervoso, apparato che ha un ruolo dominante. È infatti proprio questo a riconoscere come alterata un’occlusione non equilibrata. La reazione di fronte al recepimento di questa informazione è il tentativo da parte del sistema nervoso di riportare la situazione all’equilibrio e per farlo è necessario eliminare le interferenze. Nella bocca, e in un’occlusione mandibolare disequilibrata, come detto, le interferenze sono rappresentate dai denti.
Quando la mandibola non è posturalmente in equilibrio ma è caratterizzata da uno sbilanciamento in lateralità, si viene a determinare un’alterazione della postura delle articolazioni temporo-mandibolari che verrà compensata a livello dentale mediante vere e proprie abrasioni dei denti (il muro che impedisce alla bocca di ritrovare il proprio equilibrio). Il sistema nervoso, soprattutto nelle ore notturne, invia istruzioni precise alla mandibola affinché essa eserciti forza sui denti e rompa la barriera che impedisce all’articolazione di ritrovare il suo equilibrio. Ecco come ha origine il bruxismo – al di là di eccezioni di cui si parla nella pagina seguente – in seguito ad un’alterata dinamica occlusale. Questa patologia, oltre a determinare la comparsa di lesioni importanti a livello dentale, comporta poi una serie di disturbi come cefalee, stanchezza determinata dal cattivo riposo, dolori a collo e spalle.
Odontoiatria Olistica e Agopuntura
Dove viene individuata la causa del disturbo dell’articolazione tempero-mandibolare (occlusale piuttosto che muscolo tensivo, emozionale o posturale), l’agopuntura può essere una terapia di sostegno regolativa e curativa in maniera determinante e che agisce sulla causa della malocclusione.
Tutto ruota intorno alla diagnosi e alla corretta individuazione dell’origine del problema. Il paziente odontoiatrico che presenta disturbi dell’ATM che si riflettono nell’extrastomatognatico (in altre zone del corpo al di fuori della bocca) o che hanno origine nell’extrastomatognatico, deve essere inquadrato a livello energetico. Il colloquio del medico agopuntore con il paziente dovrà indagare svariati aspetti della salute e della vita della persona (anamnesi). L’utilizzo dell’Agopuntura nella cura delle problematiche a carico dell’ATM è, infatti, parte integrante di un approccio terapeutico di Odontoiatria Olistica. Il corpo è un unicum e attraverso l’utilizzo dell’Agopuntura energetica esso viene trattato come tale. La causa di disturbi esterni e che si manifestano attraverso il dolore viene ricercata in una problematica energetica che interessa il corpo umano a più livelli e che può trovare origine in un differente punto del corpo rispetto a quello dove il sintomo si manifesta. Qualsiasi trattamento agopunturistico che prescinde da questo modus operandi si rivelerà utile solo come terapia antinfiammatoria e sintomatica del dolore.
L’aspetto più interessante dell’impiego di tale terapia nel recupero dei disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare è quello di poter utilizzare l’agopuntura nell’ambito di una considerazione globale del paziente e l’approccio a tutto il corredo di sintomatologia extrastomatognatica. L’Agopuntura, attraverso una lettura energetica del sistema corpo (di meridiani e logge energetiche) approccia al problema in modo alternativo rispetto alla medicina convenzionale. Il collocare gli aghi in determinati punti del corpo contribuisce al movimento dell’energia, all’eliminazione delle energie perverse che sono concentrate nel distretto dove la sintomatologia emerge.
Quando la mal occlusione è la causa principale dei disturbi dell’articolazione, è necessario intervenire in bocca con apparecchiature riabilitative. A volte, però, le problematiche a carico delle articolazioni temporo-mandibolari e del bruxismo sono definite da situazioni che determinano la comparsa di uno squilibrio energetico importante nell’organismo. Ecco che in questi casi diventa necessario intervenire diversamente mediante terapie più profonde che mirino a ristabilire l’equilibrio energetico nel corpo.
L’Agopuntura ad esempio ha un’efficacia provata nella cura della maggioranza delle psicopatologie; essa agisce ripristinando l’equilibrio energetico del corpo. Nello stesso modo lo scopo del trattamento agopunturistico per i disturbi dell’ATM è quello di raggiungere l’equilibrio neuromuscolare ed energetico. Per giungere a questo è necessario che si ricerchi la miglior postura di galleggiamento delle articolazioni temporo-mandibolari attraverso le tecniche della riabilitazione neurocclusale (RNO) e con l’agopuntura energetica nel raggiungimento di un approccio terapeutico tipico dell’Odontoiatria Olistica.
Non è detto che alla base dei disturbi dell’ATM siano sempre solo dismetrie delle articolazioni. Può succedere di contro che un paziente presenti un’occlusione equilibrata e bilanciata ma nonostante questo lamenti disturbi dell’ATM. Il motivo per cui questo accade è da ricercare nel simbolismo: il serrare i denti può essere la risultante di svariate problematiche emotive. Le somatizzazioni di stati d’animo sulla muscolatura masticatoria sono molto diffuse e sono anch’esse determinanti nella comparsa dibruxismo.
Da un punto di vista energetico la zona in questione è caratterizzata dalla presenza di meridiani importantissimi tra cui il meridiano dello stomaco, il meridiano dell’intestino tenue, meridiano del triplice riscaldatore che ha un’importanza enorme nella regolazione generale dell’organismo. Ecco come uno scompenso dell’apparato intestinale può riflettersi sul volto. In questi casi più che mai una corretta diagnosi è fondamentale per il trattamento attraverso Agopuntura.
I risultati sulla terapia del dolore attraverso l’Agopuntura per il trattamento dei disturbi dell’ATM sono immediati e ottimi ma è necessario capire quale sia la radice del problema, se solo muscolo tensiva causata da stress o affaticamento o se sotto i sintomi come quelli sopradescritti si trovi altro. Un problema alla spalla ad esempio può essere semplicemente di origine biomeccanico/posturale ma può essere anche un riflesso di uscita di patologie del digerente.
Il digrignamento dei denti tipico del bruxismo può derivare da una problematica di tipo viscerale proprio per la distribuzione dei meridiani sul corpo. Le continue contratture della mandibola portano ad una modifica della struttura dei denti, dello scheletro e delle articolazioni. Benché la radice del problema sia lontana dal distretto che viene colpito, a subire le conseguenze del disturbo dell’apparato digerente sarà tutto il corpo, come in una reazione a catena. Gli organi del nostro corpo non sono semplicemente organi che svolgono la loro funzione in solitaria: ad essi sono legati stati d’animo e sensazioni. I reni ad esempio sono l’organo collegato al sentimento della paura e rappresentano simbolicamente l’osso. Un paziente che presenta una fragilità in quella loggia energetica ha più facilità a sviluppare patologie a carico dell’apparato osteo-articolare.
La radice dei problemi insomma è nella maggior parte dei casi più profonda del sintomo emergente. La diagnosi deve essere approfondita e particolareggiata per poter applicare la terapia agopunturistica adeguata. Nella fattispecie è bene operare una distinzione tra trattamenti agopunturistici lineari per i distretti osteo-articolari e trattamenti che prevedono un ragionamento più complesso. Nella fattispecie il riferimento in questo secondo caso il riferimento è all’agopuntura energetica. Il trattamento lineare – semplificando – è un approccio di tipo sintomatico che trova applicazione quando il disturbo dell’ATM nasce e rimane confinato nella zona del volto. In caso di squilibri energetici importanti ad esso dovrà essere abbinato un trattamento di agopuntura energetica che possa agire in modo efficace sulla problematica profonda che determina il disturbo.
Nel caso dei disturbi dell’ATM in particolare il trattamento lineare sarà indicato quando il sintomo deriva da una problematica dell’articolazione stessa che rappresenta la radice del problema mentre l’agopuntura energetica sarà risolutiva quando alla base del disturbo dell’ATM si pongono situazioni patologiche differenti. Quando il problema della malocclusione si colloca all’interno di un quadro clinico più complesso, per giungere alla vera soluzione del problema, il trattamento agopunturistico deve essere inquadrato in un discorso più ampio di Odontoiatria Olistica.
Ogni problematica, insomma è caratterizzata da differenti aspetti che, allo stesso modo devono essere tenuti in considerazione. A seconda della diagnosi per la stessa patologia i punti da trattare saranno differenti. La diversità di ogni paziente deve essere riconosciuta.
Per questo motivo, andando ad agire su piani energetici, il trattamento agopunturistico può quindi risolversi in poche sedute o slatentizzare patologie nascoste che sono la vera radice del problema e delle manifestazioni dolorose superficiali che portano il paziente a recarsi dal medico.
Per concludere quindi ecco una serie di punti di agopuntura molto importanti per la terapia dei disturbi dell’articolazione temporo-mandibolare: 18 intestino tenue, 19 intestino tenue, 21 triplice riscaldatore, 2 vescica biliare, 17 triplice riscaldatore, 7 stomaco, 8 stomaco.