Quando si parla di reumatismi ci si riferisce ad una serie di affezioni dei tessuti connettivi che colpiscono ossa, muscoli e articolazioni.
Le malattie reumatiche hanno varie classificazioni a seconda della tipologia: possono essere infiammatorie (ad esempio febbre reumatica, spondilite anchilosante, artrite reumatoide) oppure degenerative (artrosi).
Nelle forme non articolari, le infiammazioni sono localizzate su strutture specifiche. Le patologie riferite a questa localizzazione sono ad esempio la borsite, la fibrosite e latendinite.
Il termine reumatismo in realtà è generico e impreciso. Nel suo significato essenziale si riferisce ad una condizione dolorosa che coinvolge tutto l’apparato muscolo-scheletrico del corpo. Alla base c’è una forma infiammatoria ma il termine non fa riferimento ad una singola patologia.
Vi sono una serie di fattori di rischio che incidono come la vita sedentaria, il sovrappeso, un’errata postura, alterazioni metaboliche.
Un aspetto molto importante e troppo spesso sottovalutato è la causa psicogena. Molte volte le forme reumatiche, anche quelle più invalidanti, non trovano riscontro nelle indagini mediche e non si registra alcuna causa organica.
I pazienti con reumatismi cronici soffrono per molto tempo. Le cure allopatiche (principalmente a base di antinfiammatori) servono a tamponare i sintomi ma intossicano il corpo e spesso lavorano su terreni dove la patologia si è ormai cristallizzata.
L’apparato muscolo-scheletrico è il sostegno del corpo: è facile che diventi veicolo d’espressione di dinamiche psicologiche radicate e complesse.
I sintomi principali dei reumatismi sono il dolore (localizzato o “migrante”) e il gonfiore. Possono inoltre presentarsi anche arrossamento e calore sulla zona colpita.
Oltre alla difficoltà di movimento il sintomo più gravoso è la perdita di funzionalità della zona colpita.
Il reumatismo non è, al contrario del pensiero comune, una patologia che sopraggiunge solo in età avanzata. Le forme degenerative sono legate all’usura e aumentano all’aumentare dell’età. Le forme infiammatorie (ad esempio l’artrite reumatoide), al contrario, subentrano in età giovanile.
In omeopatia esistono tantissimi rimedi che agiscono sui disturbi reumatici e si dovrebbero classificare tutte le patologie reumatiche con il loro rispettivo gruppo di rimedi per analizzarle in modo approfondito. Verranno quindi indicati i rimedi più utilizzati per i sintomi reumatici comuni, inquadrandoli in una classificazione di sintomi fisici e psicologici che vengono coperti dal rimedio scelto.
La diagnosi dei reumatismi è complessa, per questo il medico omeopata si basa molto sui sintomi soggettivi riferiti dal paziente.
Vengono studiate approfonditamente le modalità d’insorgenza, le fasi e i fattori di aggravamento e di miglioramento ma soprattutto viene analizzata la personalità del paziente.
L’approccio omeopatico è molto utile soprattutto quando la sintomatologia reumatica acuta si risolve e subentra una forma cronica. I pazienti con reumatismi cronici soffrono per anni e nel corso del tempo tentano varie terapie per uscirne.
La cristallizzazione di una condizione di dolore e l’aggravamento progressivo della funzionalità dell’apparato muscolo-scheletrico deprimono lo stato emotivo del paziente che si sente imprigionato in una lotta continua contro sintomi invalidanti.
Le terapie allopatiche a volte “sopprimono” l’espressione del dolore che comunque tenta di manifestarsi. Il risultato sono i dolori “migranti” che si spostano per utilizzare un altro canale diverso dal precedente che non è più funzionale. Nel frattempo il corpo si intossica lentamente nel lungo processo di cura
Le forme reumatiche croniche sono spesso alimentate dalle condizioni atmosferiche. In particolare è facile che i sintomi si manifestino con il tempo umido e freddo.
C’è un rimedio che manifesta la maggior parte della sintomatologia a seguito di queste variazioni climatiche: Dulcamara.
I dolori reumatici di Dulcamara peggiorano con l’umidità e migliorano con il freddo secco e il movimento: si localizzano di più ai muscoli che alle articolazioni, in particolare alla schiena e al collo. È presente anche forte rigidità che migliora con il movimento e con il calore. I sintomi peggiorano la sera e la notte; il soggetto è sensibile al freddo, all’umidità e alla pioggia.
Rhus Toxicodendron presenta delle nodosità di tipo artrosico.
I sintomi dolorosi si localizzano ai tendini e ai legamenti: le patologie più frequenti, infatti, sono le tendiniti e le borsiti (processo infiammatorio della borsa sierosa di un’articolazione) da sforzo. L’aggravamento sintomatico è presente dopo l’immobilità, soprattutto la mattina al risveglio.
È indicato principalmente per periartriti scapolo-omerali, lombalgie e sciatalgie, con un dolore diffuso e rigidità articolare, dolori muscolari, traumi, artrosi, distorsioni, lussazioni, slogature.
Rhus è apprensivo e irritabile. Si distrae facilmente e ha scarsa memoria. Soffre molto il freddo.
Al contrario di Rhus, Bryonia peggiora notevolmente con il movimento e il minimo contatto. Le articolazioni sono gonfie e dolenti, i dolori progrediscono nel tempo e portano spesso ad una mancata funzionalità dell’arto colpito. Il paziente si immobilizza dal dolore, ha forti crampi muscolari.
Il rimedio è utile nelle artriti e periartriti e soprattutto nei forti reumatismi localizzati alla spalla destra.
Bryonia è molto pessimista, ha pensieri cupi ed è spesso spaventato e agitato. Il rimedio ristabilisce l’equilibrio e stimola la reazione donando gioia di vivere.
Kalium carbonicum è indicato quando i dolori si concentrano nella zona lombare e sacrale. Le ginocchia sono deboli, il paziente tende all’obesità. Ha una personalità estremamente ansiosa e apprensiva, teme la solitudine. Spesso diventa irritabile e scontroso. Come in molti rimedi descritti i sintomi reumatici si aggravano con il freddo e con le correnti d’aria.
È indicato per le persone sempre stanche, pallide e depresse. I dolori che interessano le ossa si presentano soprattutto nel periodo della menopausa.
Sepia presenta sintomi simili, anche sul piano psichico. In entrambi i rimedi, i dolori sono concentrati nella zona lombo-sacrale. I sintomi peggiorano al freddo e migliorano con le applicazioni calde. Il rimedio è indicato per una persona molto depressa, triste, apatica., ipersensibile agli stimoli esterni. Tutti i dolori migliorano con il caldo, con la distrazione e con il ballo che Sepia ama molto.
Nei dolori di tipo artrosico sono molto utili le tre Calcaree (carbonica, phosphorica efluorica) utilizzate alla 30 CH e scelte sulla base dell’analisi accurata di “psiche” e “soma” del paziente.
In particolare Calcarea Carbonica è indicata nel reumatismo giovanile e nell’osteoporosi degli anziani. Il soggetto è molto emotivo, si affatica facilmente e soffre di diarree ricorrenti. Anche in questo caso l’umidità aggrava tutti i sintomi.
Quando il dolore si presenta accompagnato da forti scosse e contrazioni viene prescrittaActaea racemosa.
Questo rimedio è prettamente femminile e molto spesso i sintomi peggiorano con il ciclo mestruale. Actaea ha come caratteristica psichica una forte alternanza emotiva, l’umore oscilla tra l’esuberanza e il mutismo e cambia repentinamente. I dolori rispecchiano il carattere e “migrano” in continuazione dalla nuca alla schiena per poi irradiarsi anche alle braccia. Spesso è presente un senso d’intorpidimento. Tutti i sintomi si aggravano con il freddo.
Il dolore è strappante ed è accompagnato da una sensazione di tensione alle cosce e alle gambe. Il rimedio è utile per le persone timide, emotive, sottomesse e malinconiche. Questa personalità è facile al pianto, ha un carattere dipendente, ha sempre bisogno di compagnia.
Al contrario degli altri rimedi tutti i sintomi peggiorano con il caldo e migliorano all’aria aperta.Pulsatilla presenta anche un forte dolore all’articolazione dell’anca, come se ci fosse una dislocazione .
Per la cura dei reumatismi la diluizione più indicata è la 30 CH perché ha un’azione più profonda,soprattutto sul piano psichico, pur essendo validissima anche per la manifestazione acuta del sintomo. Resta comunque che il tipo di diluizione di tutti i rimedi omeopatici può variare in base ai sintomi e al singolo paziente ed è quindi importante consultare sempre il proprio medico curante.